Cinque luoghi di Barcellona che probabilmente non conosci (parte I)

Barcellona è una città affacciata sul Mediterraneo col porto esposto verso Oriente. Ha una bellezza esteriore, manifesta, palpabile. Se ci cammini guardando all’insù noterai balconi in ferro battuto modellati a regola d’arte per formare arabeschi allegri, vedrai le scanalature delle facciate colorate degli edifici dell’Eixample, guardando ad est vedrai la linea del mare e girandoti ad ovest scorgerai la cima dei monti. Se invece cammini guardando per terra, col mento attaccato al petto e le sopracciglia aggrottate, noterai piastrelle di cemento con disegnati fiori di mandorlo. Se passi per paseo de Gracia e rimani sempre con lo sguardo fisso verso il basso, ti troverai a camminare su piastrelle raffiguranti motivi marini che sono riproduzioni del pavimento di una parte di Casa Milà, una delle opere di Gaudì.

Ma la città possiede anche una bellezza velata, più nascosta, che solo chi ha la baldanza di varcare una soglia può scoprire.
Questo è il caso della sede centrale dell’Università di Barcellona, situata in piazza Universitat, al centro del quartiere Eixample. È un edificio ottocentesco, costruito dall’architetto Elias Rogent. L’architettura è di ispirazione medievale, è imponente e massiccia; tuttavia, se entri nell’edificio verrai a contatto con alcuni gioielli di una fragile grazia. Mi riferisco ai due chiostri in cui si articola l’edificio, i quali cingono due cortili in cui il grigio scuro della pietra è ravvivato dal colore degli alberi d’arancio. In uno di questi cortili troverai anche un piccolo stagno, con pesci rossi, grandi e lentissimi al suo interno. Forse vedrai anche delle piccole ninfee. Sul retro dell’università c’è un giardino botanico con delle panchine nascoste tra le piante, non te lo perdere!

The yard of the former Hospital - Барселона Путеводитель Happyinspain

Jardins de Rubiò i Lluch (Barcellona)

Gli aranci sono alberi che impreziosiscono molti cortili e piccoli giardini della città. È così anche per i giardini (Jardins de Rubiò i Lluch) dai quali si accede alla Biblioteca di Catalunya, la biblioteca nazionale catalana, situata nel cuore del Raval. Quasi al centro del giardino c’è una piccola fontana su due livelli circondata da alberi d’arancio. Nelle belle giornate davanti alla biblioteca viene allestita una scacchiera enorme, con pedine alte come bambini. Se hai tempo ti consiglio di salire le scale che portano alla biblioteca e di visitarla. Era un antico ospedale: le ampie e lunghe sale della biblioteca erano le antiche sale di degenza.

La sera, ti consiglio di rimanere nello stesso quartiere, il Raval. T’avverto però che non ha una gran bella fama, cioè dovresti prestare un po’ più di attenzione al tuo cellulare che in altri quartieri della città. Dicevo, dovresti andare a bere al bar Marsella, detto anche bar Hemingway.

Troverai una sala ampia, tavoli di legno, specchi alle pareti e file di bottiglie di vetro panciute, con etichette sbiadite ricoperte da vari centimetri di polvere accumulati negli ultimi due secoli. È un bar ottocentesco, che fu frequentato da personaggi del calibro di Hemingway, Dalì, Picasso e Gaudì. Dimenticavo che probabilmente la prima cosa che noterai entrando è il lampadario di cristallo. Ti accorgerai inoltre che, oltre alla birra in bottiglia, la bevanda più consumata è un liquido giallo, servito in una piccola coppa di vetro. È l’assenzio, il liquore tipico del Marsella. Non è il vero assenzio, sa di anice e non è troppo forte. 
Viene servito con una forchetta, una zolletta di zucchero e una bottiglietta d’acqua. La forchetta va messa sul bicchiere, la zolletta sulla forchetta, e infine l’acqua serve per diluire lo zucchero nell’assenzio.

Immagine che contiene pavimento, interni, soffitto, stanza

Descrizione generata automaticamente

Ph. Giulia Novelli, Bar Marsella (Barcellona)

Il centro storico di Barcellona, che coincide con il quartiere Gotico, potrebbe sembrare a tutti gli effetti una città del XIII secolo: vicoli stretti e lastricati che si muovono tra le chiese gotiche, la cattedrale, Santa Maria del Mar e Santa Maria del Pi dalle quali si affacciano spaventosi gargoyle.  Se imbocchi una viuzza al lato della cattedrale, ti ritroverai in una delle mie piazze preferite di Barcellona: piazza San Felipe Neri. È una piazzetta quadrata con al centro una fontana dal fondale ornato con motivi geometrici verde acqua. Lì, in quei pochi metri quadrati, c’è un pezzo dolorosissimo di storia spagnola. Se guardi bene le pareti, vedrai dei buchi, dei fori: sono pallottole dei franchisti. Questa piazza tranquilla e silenziosa, dove i bambini della scuola giocano a calcio è stata teatro di fucilazioni.

Montserrat Tours - 2021

Montserrat (Spagna)

Il giorno dopo ti consiglio di andare a fare un’escursione su un monte simbolo della Catalogna che forse però non conosci: Montserrat. È un grande ammasso roccioso, in cui la pietra è stata scolpita e levigata dal tempo dando vita a delle forme speciali e maestose. Si trova a pochi chilometri da Barcellona e ci si arriva comodamente in meno di un’ora con un trenino che parte da piazza Espanya. Montserrat è meta di pellegrinaggi religiosi e spirituali. Nella chiesa del monastero di fondazione medievale (fondato per l’esattezza nel 1025 dall’abate Oliba) arroccato sul monte è conservata una statua lignea della Madonna Nera, la cosiddetta “moreneta”. Se sei uno sportivo, ami la natura, sei in cerca di pace, di spiritualità o cose affini, Montserrat è il posto che fa per te.

Per questa volta abbiamo finito i luoghi da consigliarvi, ma presto torneremo con degli altri suggerimenti. Hasta luego.

Giulia Novelli

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