Uschi Obermaier, rivoluzione e K1

La chiamavano Uschi. Uschi Obermaier modella, attrice, attivista e molto di più. Prese parte al movimento di sinistra del 1968 in Germania ed è considerata l’icona sessuale per eccellenza di quella generazione.

Affascinante e irriverente, con una massa di folti capelli castani sulle spalle, Uschi non apparteneva al canone delle indossatrici dell’epoca, che erano tra l’altro biondissime. Questa diversità fu il suo punto di forza: si capiva che aveva qualcosa di diverso da tutte le altre. Per lei sesso libero e rivoluzione erano due facce della stessa medaglia, specie durante le proteste di quegli anni, sebbene abbia sempre negato un suo coinvolgimento diretto con la politica. Eppure, con le sue azioni e i suoi comportamenti, Uschi divenne il modello politico-culturale cui le giovani aspiravano, una donna che si faceva beffa delle definizioni convenzionali e della società conservatrice.

Uschi Obermaier fotografata nel 1969 sul magazine Twen da Will McBride

Iniziò ad affermarsi prima come fotografa, poi, raggiunta la fama mondiale posando per il servizio di Guido Mangold in Camerun nell’aprile del 1968, divenne anche attrice e musicista. Viveva un po’ qua e un po’ là, come una nomade, seguendo l’istinto e il mondo delle comuni di contro cultura che dominavano la Germania della fine degli anni ’60, unendosi in particolare alla realtà della Kommune 1.

La Kommune 1 si sviluppò dall’opposizione extraparlamentare del movimento studentesco tedesco degli anni ’60: si schierava contro borghesia e società. Si costituì a Berlino Ovest nel 1967 nell’appartamento vuoto dello scrittore Hans Magnus Enzensberger, in Fregestraße 19, e poi in diversi altri appartamenti. Era spesso anche definito come una sorta di teatro politico itinerante, perché durante tutta la sua esistenza la K1 si distinse per strane messe in scena, che oscillavano tra arte, satira e provocazione. Tra queste si ricordano “il balletto delle lettere” o anche “l’assassinio del budino”. Quest’ultimo, in particolare, doveva essere un attacco di dissenso politico contro il vicepresidente americano Hubert Humphrey che doveva manifestarsi a suon di yogurt, farina e altri alimenti. Ma il fuoco della protesta si accese ancora di più quando uno dei fondatori della comune, Fritz Teufel, fu arrestato e accusato di tradimento.

Ursula Obermaier, detta Uschi, si unì a questo clima prima di aver partecipato al leggendario “Tour of the Americas” dei Rolling Stones nel 1975. Lo stile di vita da groupie del rock and roll, accompagnato anche dall’uso di ogni tipo di droga, sembrava alimentare la stampa scandalistica a suo favore e si avvicinava al mondo della rivoluzione giovanile.

Durante un festival di musica underground in Germania conobbe e si innamorò dell’attivista tutto riccioli Rainer Langhans: una delle fiamme principali del Kommune 1. La loro relazione si rivelò essere più di un semplice incontro di menti. Si dice che come coppia abbiano ispirato e influenzato anche John Lennon e Yoko Ono con il loro credo di amore libero. Prima di loro iniziarono a parlare apertamente della loro relazione e divennero i simboli della rivoluzione sessuale. La comune anche grazie a loro divenne un luogo di pellegrinaggio per i giovani in lotta da tutto il mondo, incluso Jimi Hendrix.

Uschi Obermaier nel 1969

La K1 nascondeva però anche dei lati oscuri, o meglio, era considerata molto intransigente, seguiva alla lettera e radicalmente gli insegnamenti marxisti e non ammetteva alcun aspetto della vita cosiddetta “borghese”. Tutto doveva svolgersi secondo principi di condivisione e ogni cosa era in comune: le telefonate erano trasmesse col megafono e i messaggi e le lettere “personali” erano scritte in gruppo, diventando così di pubblico dominio. Uno dei motti della K1 era: “Il privato è politico!”. L’obiettivo della K1 era quello di abolire ogni proprietà, ogni sfera privata. Ed era contro il principio del lavoro. La stessa presenza di Uschi, donna dalla forte personalità, ma apparentemente indifferente alla lotta politica, scatenò non pochi dissensi nella Kommune.

Tutto cambiò quando l’amore con Rainer si spense, la comune fu invasa e distrutta, e i suoi comunardi si disillusero. I sogni della rivoluzione si spensero come all’improvviso.

Uschi Obermaier oggi lavora come designer di gioielli a Topanga Canyon, a nord di Los Angeles, e sembra essere stata dimenticata. Nonostante il silenzio, la storia di Uschi e il suo coinvolgimento con la K1 sono stati recentemente raccontati nel film “Eight Miles High” diretto da Achim Bornhak nel 2007, consacrando una volta per tutte la figura di Ursula Obermaier come incarnazione della protesta e della lotta per il cambiamento sociale.

Alessandra Busacca

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